La criticavo anche perché sbatteva le ante della cucina e perché, quando arrivava a casa, buttava il cappotto a nord, le borse a sud, gli oggetti ad est e i documenti ad ovest; per me era facile orientarmi perché, al centro del salotto, splendeva la mia Stella Polare. Ed ora, mi restano gli amici, quelli che già c’erano, quelli che andrò nuovamente a trovare e quegli altri che voglio conoscere in questo Mondo Nuovo, nel quale non dimenticherò mai che – in una notte stellata con le promesse scritte nel cielo – preso dentro al buio che avanza, venne lei a dare luce al mio giorno.
Queste sono le parole di un uomo
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